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La nuova figura dell'induzione indebita' (art. 319 quater c.p.), cui la legge connette l'incriminazione del privato che non sia 'costretto' ma semplicemente 'indotto' dal pubblico agente alla dazione o alla promessa dell'indebito (co. 2), occupa oggi un posto di assoluta centralità nel sistema dei reati dei pubblici agenti contro la pubblica amministrazione. Nel prevederla, la legge ridisegna o comunque precisa anche i confini delle fattispecie limitrofe. L'innovazione trova la sua ragion d'essere nelle istanze degli organismi internazionali, molto pressanti nel sollecitare una modifica dell'ordinamento italiano che, rivedendo le fattispecie della concussione e della corruzione, consentisse davvero di garantire la concorrenza 'globale'.